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30 giorni di Preparazione per consacrarsi a Maria Santissima - Ventiquattresimo Giorno

 

Il 26 maggio 2022 sarà la ricorrenza della prima Consacrazione alla Madonna della Fondazione Aiutiamoli a Vivere avvenuta il 26 maggio del 2019 ad Osimo.

In preparazione a tale occasione, che verrà celebrata il 26 maggio 2022 a Bagnoregio, con le Suore del Verbo Incarnato, pubblichiamo ogni giorno gli esercizi preparatori alla Consacrazione. 

"Mese di Preparazione Per consacrarsi a Maria Santissima in materna schiavitù d'amore secondo San Luigi Maria Grignion di Montfort" - A cura dei sacerdoti e seminaristi dellaCasa di Formazione "San Vitaliano Papa"

Ventiquattresimo giorno

Trattato: [191-200]

Giacobbe figura dei predestinati

San Luigi mette ora in paragone la condotta di Giacobbe con quella dei veri devoti della Vergine.

Giacobbe

1) Giacobbe il più giovane: era di gracile costituzione, mite e pacifico, e se ne stava abitualmente in casa

per guadagnarsi le buone grazie della madre Rebecca, che amava con tenerezza. Se usciva, non lo

faceva di propria iniziativa, né perché confidava nella sua abilità, ma per obbedire a sua madre.

2) Amava ed onorava sua madre. Non era mai così contento come quando la vedeva. Evitava tutto ciò

che potesse dispiacerle, e faceva invece quanto credeva fosse di suo gradimento: in maniera tale che in

Rebecca s’accresceva l’amore che già gli portava.

3) Era sottomesso in tutto alla sua cara madre. Le obbediva interamente in ogni cosa, prontamente senza indugi, amorevolmente senza lamentarsi.

Al minimo cenno della volontà di lei, il piccolo Giacobbe correva e si metteva all’opera.

Credeva a quanto ella gli diceva, senza fare obiezioni. Così, per esempio, quando gli disse di andare a prendere due capretti e di portarglieli per preparare un piatto a suo padre Isacco, egli non le rispose che bastava un capretto per dare da mangiare una volta ad una sola persona, ma senza ragionare, fece quanto gli era stato detto.

4) Aveva grande fiducia nella sua cara madre. E poiché non si appoggiava in alcun modo sulla propria abilità, ma unicamente sulle premure e sulla protezione di lei, la richiedeva in ogni bisogno e la consultava in ogni dubbio.

Così, per esempio, quando le chiese se invece della benedizione non avrebbe ricevuto piuttosto la maledizione di suo padre, egli credette e si affidò a lei, non appena ella gli ebbe risposto che prendeva

su di sé quella maledizione.

5) Infine, imitava per quanto gli era possibile le virtù che vedeva nella madre. Sembra che una delle ragioni per cui conduceva vita ritirata in casa, fosse proprio per imitare la sua cara mamma, la quale era virtuosa, e per tenersi lontano dalle cattive compagnie che corrompono i costumi. In tal modo Giacobbe si rese degno della doppia benedizione dell’amato padre.

I consacrati a Gesù per Maria

1) Se ne stanno a casa con la loro madre. Cioè amano il ritiro, sono persone interiori, si applicano all’orazione, sull’esempio e in compagnia della Santa Vergine loro Madre. È vero che talvolta vanno fuori nel mondo, ma è per obbedire alla volontà di Dio e a quella della loro Madre e adempiere i doveri del proprio stato, stimando ancora molto di più quelle che fanno dentro di sé in compagnia della Santissima Vergine, perché così costruiscono il grande edificio della loro perfezione.

2) Amano teneramente e onorano sinceramente la Santissima Vergine, non solo a parole ma a fatti; l’onorano non solo esteriormente ma nell’intimo del cuore. Le portano e danno non due capretti, come Giacobbe a Rebecca, ma ciò che quei due capretti figuravano, ossia il proprio corpo e la propria anima.

3) Sono sottomessi e obbedienti alla Vergine Santa, come loro amorevole Madre, sull’esempio di Gesù Cristo, il quale volle consacrare ben trent’anni a glorificare il Padre con una perfetta e totale sottomissione alla sua Santa Madre. Essi le obbediscono, seguendo con esattezza i suoi consigli, come fece il giovane

Giacobbe con Rebecca, quando ella gli disse: “Obbedisci al mio ordine”, o come fecero gli invitati alle nozze

di Cana, quando la Vergine Santa disse loro: “Fate quello che mio Figlio vi dirà”.

Per aver obbedito a sua madre, Giacobbe ricevette la benedizione come per miracolo, sebbene naturalmente non avesse dovuto riceverla. Così i figli predestinati riceveranno queste grazie solo

a motivo della loro perfetta obbedienza a Maria.

4) Nutrono grande fiducia nella bontà e nel potere di Maria, loro cara Madre, implorano continuamente il suo aiuto, guardano a Lei come la loro stella polare per giungere al porto…

Si gettano, anzi si nascondono e si perdono in modo mirabile nel suo grembo materno e verginale, perché in esso siano infiammati del puro amore, purificati da ogni benché minima macchia e trovino pienamente Gesù, che vi risiede come sul trono più glorioso.

5) Infine, i predestinati seguono le vie della Vergine Santa, loro Madre, e cioè la imitano. Proprio in questo sono veramente felici e devoti…Sono felici in questo mondo, durante la loro vita, per l’abbondanza delle grazie e dolcezze che io comunico loro dalla mia pienezza, in più larga misura che a quanti non mi imitano così da vicino. Sono felici nella loro morte, che è dolce e tranquilla, e alla quale abitualmente assisto per introdurli io stessa nelle gioie dell’eternità. Saranno felici infine nell’eternità, perché mai si è perduto un mio buon servo fedele, che in vita abbia imitato le mie virtù.

Pratiche di preparazione

In questa ultima settimana, san Luigi ci indica di fare il proposito di conoscere Gesù Cristo, ripetendo

durante la giornata la preghiera di sant’Agostino: “Signore, che io ti conosca”. Seguiremo i consigli che san Luigi insegna su “come vivere la consacrazione nella Santa Comunione” (Trattato: [266-273]).

Puoi quindi applicare questi consigli alle Sante Comunioni che farai durante questa settimana seguendo i passi che propone san Luigi e che riassumiamo in seguito.

Nel caso di non poter comunicarti sacramentalmente, puoi fare una comunione spirituale come ti indichiamo qui di seguito.

Prima della Comunione

1) Ti umilierai profondamente davanti a Dio.

2) Rinunzierai alla tua indole corrotta e alle tue disposizioni, per quanto buone te le faccia sembrare l’amor proprio.

3) Rinnoverai la tua consacrazione, dicendo: “Sono tutto tuo, o amata sovrana, e tutto ciò che è mio ti appartiene”.

4) Supplicherai questa buona Madre di prestarti il suo cuore, per potervi ricevere Gesù con le sue stesse disposizioni.

Nella Comunione

Quando ti avvicini a ricevere la Comunione, dirai tre volte: “O Signore, non sono degno…”, rivolgendoti alla Santissima Trinità:

1) Al Padre: lamentandoti che non sei degno a causa dei tuoi cattivi pensieri e della tua ingratitudine verso un Padre così buono, ma che ti affidi a Maria e ti avvicini insieme a lei.

2) Al Figlio: gli dirai che non sei degno di riceverlo a causa delle tue parole inutili e cattive e della tua infedeltà nel servirlo, ma che lo preghi di aver pietà di te, poiché stai per introdurlo nella casa di Sua Madre.

3) Allo Spirito Santo: gli dirai che per la tiepidezza e malvagità delle tue azioni e per le tue resistenze alle Sue ispirazioni, non sei degno di ricevere il capolavoro della Sua carità, ma che tutta la tua fiducia è Maria,

Sua sposa fedele.

Allora ti avvicinerai a ricevere la Santa Comunione oppure, se non hai la possibilità di comunicarti sacramentalmente, lo farai spiritualmente con una formula come questa: Signore, credo che sei realmente presente nel Santissimo Sacramento. Ti amo sopra ogni cosa e Ti desidero nell'anima mia. Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente, vieni spiritualmente nel mio cuore (breve pausa in cui unirsi a Gesù). Come già venuto io Ti abbraccio e mi unisco tutto a Te, non permettere che abbia mai a separarmi da Te.

Dopo la Comunione

Dopo la Santa Comunione, stando interiormente raccolto e con gli occhi chiusi:

1) Introdurrai Gesù Cristo nel cuore di Maria. Lo darai a Sua Madre che l’accoglierà con amore.

2) Mentre il Re e la Regina parlano tra loro, senza che abbiano bisogno di te, te ne andrai in spirito per cielo e terra e inviterai tutte le creature a ringraziare, adorare ed amare Gesù e Maria, al tuo posto:

“Venite, prostrati adoriamo, ecc.”.

Litanie al Verbo Incarnato (puoi recitarle tutte quante oppure 8 al giorno)

R: Benedictum Verbum Incarnatum

Benedictum Verbum, secunda persona Sanctissimae Trinitatis. R.

Benedictum Verbum, quod praeexistit ab aeterno. R.

Benedictum Verbum, per quod omnia facta sunt. R.

Benedictum Verbum, quod caro factum est et habitavit in nobis. R.

Benedictum Verbum, quod incarnatum est ex Maria Virgine. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, illuminans omnes homines. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, quod semetipsum exinanivit formam

servi accipiens. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, quod formavit se per novem menses

in sinu Sanctissimae Virginis Mariae. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, quod natus in praesepio, circumcisum

et oblatum est in templo. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, quod baptizatum est ab Ioanne in

Iordane. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, quod elegit discipulos suos. R.

Benedictum Verbum Incarnatum quod beatitudines proclamavit. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, quod poenitentiam praedixit. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, quod omnia bene fecit, R.

Benedictum Verbum Incarnatum, pauper, castum et oboediens usque ad

mortem. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, Sacerdos, Rex et Propheta. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, Panis in vitam mundi. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, quod factum est oboediens usque ad

mortem, mortem autem crucis. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, Vir dolorum. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, mite et humile corde. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, quod ad inferos descendit. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, quod resurrexit tertia die secundum

Scripturas. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, quod ascendit in coelum. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, quod iterum venturus est. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, summus eternusque sacerdos. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, Caput omnium, caelestium et

terrestrium. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, praesens in omni anima in gratia. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, sub speciebus panis et vini. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, in gladio Spiritus, qui est Verbum eius. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, in quo omnia instauranda sunt. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, Rex omnium populorum. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, signum contradictionis. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, Sol oriens ex alto. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, Agnus Dei qui tollit peccata mundi. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, Via, Vita et Veritas. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, Caput corporis Ecclesiae. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, quod misit Spiritum Sanctum. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, in septem sacramentis quae dedit

nobis. R.

Benedicta Mater Verbi Incarnati, Maria Sanctissima. R.

Benedicta Mater Verbi Incarnati, Corredemptrix. R.

Benedictum Verbum Incarnatum, Principium et Finis, Alpha et Omega,

Primum et Postremum R

Ave Stella del Mare

Ave, stella del mare,

madre gloriosa di Dio,

vergine sempre, Maria,

porta felice del cielo.

L’«Ave» del messo celeste

reca l’annunzio di Dio,

muta la sorte di Eva,

dona al mondo la pace.

Spezza i legami agli oppressi,

rendi la luce ai ciechi,

scaccia da noi ogni male,

chiedi per noi ogni bene.

Mostrati Madre per tutti,

offri la nostra preghiera,

Cristo l’accolga benigno,

lui che si è fatto tuo Figlio.

Vergine Santa fra tutte,

dolce regina del cielo,

rendi innocenti i tuoi figli,

umili e puri di cuore.

Donaci giorni di pace,

veglia sul nostro cammino,

fa’ che vediamo il tuo Figlio,

pieni di gioia nel cielo.

Lode all’altissimo Padre,

gloria al Cristo Signore,

salga allo Spirito

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