Grande solidarietà per il bambino (qui un momento della festa di saluto) il cui soggiorno è stato possibile grazie alla Fondazione «Aiutiamoli a vivere»
 
Grande solidarietà per il bambino (qui un momento della festa di saluto) il cui soggiorno è stato possibile grazie alla Fondazione «Aiutiamoli a vivere»

Per ora l’avventura in Italia di Alexander (all’anagrafe Aliaksandr), bambino bielorusso di 11 anni, nato con gravi disturbi di salute dovuti alle radiazioni di Chernobyl subite dai propri genitori, è giunta alla fine. Dopo essersi sottoposto ad un altro delicatissimo intervento chirurgico a Bologna e quindi dopo una lunga degenza proprio a Cattolica presso la Fondazione "Aiutiamoli a vivere" presso l’ex-convento dei frati a fianco della chiesa di Sant’Antonio, il giovane è tornato a Minsk. Ma in città presso la parrocchia di Sant’Antonio e tra i volontari della Fondazione si è creata una splendida catena di solidarietà ed amicizia attorno al ragazzo ed alla sua storia che ha visto pure una bellissima festa di commiato per salutare il bambino che potrebbe tornare ora ad una vita sempre più prossima alla normalità. Ora proprio la Fondazione "Aiutiamoli a vivere", nata nel 1992 su iniziativa di Padre Vincenzo Bella, frate francescano presente a Cattolica per numerosi anni e ancora nella memoria di molti cattolichini, è pronta a ospitare altri bambini bielorussi che si cureranno in Italia e poi soggiorneranno a Cattolica presso i locali acquisiti dalla Fondazione dall’aprile 2017 sotto la direzione di Fabrizio Pacifici, attuale presidente, originario di Terni. Prosegue, dunque, questa splendida avventura di solidarietà ed umanità. "Nei prossimi giorni ospiteremo Danila, un bambino bielorusso che sarà in cura presso il Bambin Gesù di Roma ma poi trascorrerà a Cattolica un periodo di riposo e cure, un’altra vita che vogliamo sostenere fino in fondo. Continuano dunque i nostri ottimi rapporti con la Bielorussa e la rete di solidarietà di Cattolica che tanti buoni frutti sta portando a livello locale e internazionale". Per la parrocchia di Sant’Antonio una ricchezza di legami che nei prossimi mesi crescerà ancora grazie alle tante famigli ed ai volontari coinvolti.

lu.pi.

Fonte: www.ilrestodelcarlino.it